Il racconto visto dalla parte di
Annunzia Fumagalli
Annunzia Fumagalli e Nazzareno Tomassetti varcano
l'arco artistico del Carrousel du Louvre di Parigi.
A Parigi i quadri di Annunzia Fumagalli e le sculture di
Nazzareno Tomassetti, sono stati tra i protagonisti di uno
spettacolo unico.
I due artisti dell'A.C. Arca dei Folli, erano parte di una
briosa scenografia.
Un ventaglio di colori, tonalità, riverbero di stili e modi
diversi di interpretare l'arte, un luogo sacro alla muse,
dove ogni artista rivelava il suo talento.
Il tutto nelle viscere del Museo del Louvre, nelle nuove
sale dedicate all'arte, là dove emergono i sotterranei
bastioni della fortezza del tredicesimo secolo, dell'arco
del Carrousel du Louvre, il quale apre un viale maestoso,
che oltrepassa piazza della concordia e va oltre
l'innovativo arco della Defence.
Un segno del modo classico e moderno di interpretare l'arte
contemporanea. la quale sfugge ad un unico linguaggio,
arricchendosi della babele delle lingue antiche e moderne
dell'espressione dell'animo.
La stretta minoranza italiana, era rappresentata anche dai
due artisti dell'Arca dei Folli, l'artista Annunzia
Fumagalli e lo sculture Nazzareno Tomassetti, hanno
partecipato all'edizione primaverile del Carrousel du Louvre
di Parigi nel padiglione dall'associazione: International
Artists Group, curato da Rosanna Cotugno.
Mostra che si è inaugurata il 4 Giugno, alla presenza di una
folla incommensurabile, traboccante, la quale ha trasformato
le immense sale della mostra, in affollati salottini di
conversazione, all'interno dei vari padiglioni, allestiti da
gallerie d'arte e artisti provenienti da tutto il mondo.
Artisti i quali portavano con sé l'innovazione ma anche la
citazione di alcuni maestri e scuole di pensiero.
Un fluire incessante di persone, stupefacente pensare, che
migliaia e migliaia di persone, dopo avere visitato il
Louvre, pagassero così volentieri l'ingresso, per visionare
e anche acquistare le opere in esposizione.
Tra loro una moltitudine di mercanti e galleristi, i quali
erano alla ricerca di nuovi artisti per le loro gallerie.
La manifestazione, che è giunta alla sua 6° edizione, si
conferma uno degli eventi più importanti nella vetrina
dell’Arte Contemporanea Europea.
Una folla interessata, curiosa e divoratrice di libri,
quelli poetici dell'Arca, scritti dal suo rappresentante, il
Presidente Danilo Tomassetti, ("Piume di Pietre" "Il profumo
della pietra" "Amadriadi" "Il nuovo e l'antico tempo") in
breve sono stati fagocitati, da un pubblico avido di
conoscenza.
L'artista Annunzia Fumagalli, intervistata sulle sue opere,
ha sottolineato, attraverso le opere delle ballerine e
quelle delle ninfe, due modi diversi d'essere donna. la
ballerina è sfuggente, mostra il suo lato leggero, soffice,
ma nasconde malinconie e sofferenze.
Le ninfe invece sono donne che ti guardano negli occhi, i
loro volti sono trasparenti, quasi senza profondità a
sottolineare lo sconcerto di quello sguardo sfrontato alla
vita, senza dolore e filtri.
Il poeta Danilo Tomassetti, ha illustrato le opere del padre
lo scultore Nazzareno Tomassetti. Sculture che possono
apparire arcaiche, mitologiche, in verità l'opera di
Tomassetti nasce in modo istintivo, senza l'impronta del
tempo, senza seguire una moda, un pensiero artistico datato.
La sua arte che non ha bisogno d'essere spiegata ma solo
compresa, per questo bisogna imbeversi dell'opera attraverso
lo sguardo e il tatto.
I due artisti erano già stati a Parigi con una mostra a
Montmartre nel 2008. Questo legame con la capitale francese,
non sembra esaurirsi a queste esperienze, una storica
galleria parigina, sita nella zona dei Champs Elyséesè, si è
interessata a loro, per una collacazione delle loro opere in
permanenza nella galleria, collettive e mostre personali.
Le trattative sono in corso.
Annunzia Fumagalli
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Poesie di Danilo
Tomassetti
Giugno 2010 Parigi
Impressioni A Tratto e
a Ricamo
(sulle opere esposte nel padiglione
dell'International Artists Group)
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A Tratto
S'entra con un divieto
nelle fauci metalliche.
Baci dragoni,
viscere di legno,
in luminescenza d'alabastro.
Le bande araldiche,
tra maschere,
un ventaglio di macchie
colano sopra torri urbane.
Ritagli di figure
con volto d'antichi musici.
Immersi nei sassi del mare,
tratti, ingranati nel legno,
delle volubile danzatrici
fuse nel bronzo, in paesaggio
delle spighe, avvolte a nevi
di luglio, in grano tra cime rosate.
Nel bosco pietroso
s'apre uno sconcerto di ninfe,
in una notte di pioggia
uno spruzzo del campo in fiore,
a limare nuovi volti urbani,
tenerezza d'abbraccio materno
quale tritone sfoggia nell'eros
in amorosa carezza a sirena,
nelle pareti ove galoppano
cavalli chiari, s'abbracciano,
le figure specchiate, emergono,
nel cono d'ombra, labbra
tra i tavoli del confronto,
le nere e bionde chiome,
sguardi, di occhi e vetro,
cercano e trovano intese
in armonia blu di atmosfere
danza da ballerina a donna,
la virtù che calza scarpe di filosofo
lodando d'arte il bello e il buono.
A Ricamo
Sfoca lo sguardo a sera
a dì fine primavera,
entro, a divieto torto,
in luogo ove mi porto,
in spira veritiera
del colore voliera,
nel Louvre, sito sorto
da passione e trasporto,
per luce dipinta sulla tela
l'animo grande si di svela.
Nel blu ventaglio dei baci colano
in dense coltri del bronzo, svelano
petto prigioniero, a libero volo
dove a volto si specchiano solo
chi guarda con sguardo sperduto e vano.
Tra acque di ninfea si mescolano
umori neri, che vanno da polo
a polo, sbarcando da acque sul molo
la prua che incide d'arte la sera
dona emozione di sapor vera.
Danilo Tomassetti
6 Giugno 2010
poesia scritta all'impronta visionando gli
artisti dell'International Artists Group
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